Da carcere militare a casa per la pace e la nonviolenza, questo è quanto chiedono i rappresentanti ed esponenti di associazioni pacifiste e nonviolente romane, tra cui il C.E.S.C.,  firmatari dell’appello al Sindaco di Roma, perché Forte Boccea, già carcere giudiziario militare dove furono rinchiusi molti giovani che si dichiaravano obiettori di coscienza al servizio militare, diventi un luogo di promozione della cultura nonviolenta